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Politiche Attive: le forme di sostegno per i cittadini

Politiche attive del lavoro e cittadini

 

Abbiamo parlato tantissimo delle politiche attive del lavoro nel nostro Blog, ma oggi vogliamo spiegarvi più nel dettaglio quali sono le forme di sostegno per i cittadini che esse offrono.

Le politiche attive del lavoro si sviluppano quindi in una molteplicità di piani di intervento, che nello specifico si concretizzano nei “servizi per il lavoro” e che possono essere genericamente definiti come attività orientate al risultato occupazionale.

Politiche Attive: quali sono le forme di sostegno per i cittadini ?

Le forme di sostegno per i cittadini si possono dividere in 4 categorie: 

  • occupazione
  • formazione
  • spazio giovani
  • domanda e offerta

Politiche attive e occupazione

Il primario obiettivo delle politiche attive del lavoro è quello di ricollocare i cittadini disoccupati.  Come?

  • Attraverso servizi di orientamento al lavoro, dove verrà effettuata un’analisi delle competenze allineata alla situazione del mercato del lavoro locale e alla profilazione della persona
  • Incentivando l’autoimprenditorialità, ovvero aiutare chi ha un’idea imprenditoriale a svilupparla attraverso: incentivi al lavoro autonomo, alla mobilità territoriale e all’avvio d’impresa.

Politiche attive e formazione

Ricollocare e riqualificare i cittadini sono le parole chiave delle politiche del lavoro e dunque entra in maniera prepotente anche la formazione.  I bandi regionali dote unica lavoro e garanzia giovani, permettono sia agli under  30 che agli over 30 di prendere parte a percorsi di formazione, gratuitamente. Requisito fondamentale per poter usufruire di questa grande opportunità, in maniera gratuita, è quello di essere disoccupati da almeno 3 mesi o di avere terminato il percorso di studi, sempre da almeno 3 mesi.  Importante poi essere residente o domiciliati nella regione che eroga la formazione.

Politiche attive spazio ai giovani

Attraverso il bando europeo garanzia giovani, rivolto ai NEET compresi tra i 16 e i 29 anni di età, l’europa cerca di contrastare la disoccupazione giovanile. Come?

  • Tirocini: Promozione di esperienze lavorative in grado di arricchire il bagaglio delle competenze.
  • Formazione: percorsi di formazione per acquisire competenze da spendere nel mercato del lavoro 
  • Orientamento alla carriera

Domanda e offerta: aziende e cittadini insieme per un unico obiettivo 

Per funzionare le politiche attive devo incrociare i bisogni di cittadini e imprese. Deve essere una rete di scambio con un unico obiettivo: l’occupazione. 

Proprio per questo le aziende che assumono cittadini che sono aderenti ai programmi Dote unica lavoro o Garanzia Giovani, hanno la possibilità di godere di incentivi e sgravi fiscali per l’assunzione, così da poter stabilizzare i neo assunti e offrirgli contratti stabili e duraturi.

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